CHI VUOL FIABE, CHI VUOLE?
animali che vedeva nelle passeggiate pei giardini del palazzo reale; e mostrava grande interesse specialmente per gli uccelli di preda, per gli animali non
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riaccendessero il lume, ecco qualcosa di grave che saltava sul letto e sgambettava e vagiva: 'nguèe! 'nguèe! 'nguèe! Dalla grande gioia, non trovavano
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rompere l'incanto ci vuol l'omo senza braccia. - Un grande tesoro? - Il più grande che sia al mondo! La comitiva tornò in paese gongolante di gioia. Lungo
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comari, quando una mattina videro che la casetta di comare Formica era stata trasformata, durante la notte, in un meraviglioso palazzo assai più grande e
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grande sgomento nel cuore. - Consulteremo il mago Barba-d-oro. Lo manderò a chiamare al castello. E spedì persona fidata con ricchissimi doni. Il mago
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ascoltarla dalla via con grande rabbia della sorella maggiore. Le vicine per ciò l'avevano soprannominata la Cingallegra del ramaio. Alla superbiosa che se
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! Tutt'a un tratto, grande scompiglio. Il Reuccio cominciò ad agitar le braccia, a stralunar gli occhi: - Largo! Largo! Scostatevi! E ributtava indietro Re
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sementa, e il grano già inverdicava, promettendo una grande raccolta. Le stalle si erano popolate di bestiame, le mandre di pecore. E quantunque fosse
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, lupini, lupinaio! Con sua grande meraviglia, appena venduti qua e là una ventina di misurini, vide accorrere da ogni parte donne, uomini, vecchi
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tutto finiva in una grande risata. Rideva anche il garzone. - É il nostro divertimento; lasciamolo fare. - Poverino, non ha altri svaghi! - Tieni, è la
Accademia della crusca
